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di Joe Dante, con Bradford Dillman, Heather Menzies, Barbara Steele, Paul Bartel
(Stati Uniti, 1978)
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Altra vecchia abitudine: trovare un'idea e sfruttarla finché più nessuno abbocca, è il caso di dirlo. Quella de LO SQUALO andava ben oltre la storiella dei cattivi speculatori (proprietari di spiagge, politici, ecc.) che per lucro si opponevano ai buoni ecologisti infischiandosene delle vite umane. Vale quanto detto per il film sopra: Spielberg è un grande regista, e grazie al suo modo di filmare il raccontino si trasformava. Diventava un gioco sottile con le nostre paure più intime, quelle che affiorano dalle nostre inquietudini apparentemente familiari. E una lotta, nella seconda parte del film, giustamente primordiale fra l'uomo e l'animale. Qui Joe Dante (un nome così buffo da far sperare in uno pseudonimo) filma in modo osceno; e di significati secondi, ovviamente, nemmeno l'ombra. In quanto a primi, di significati, vi dirò che non si vedono nemmeno i piraña in questione.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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